Il Suono del Nord - La Norvegia protagonista della scena jazz Europea
è la prima opera monografica dedicata alla piccola scena jazzistica norvegese. Una lacuna finalmente colmata, la ricostruzione di una storia che, attraverso l’analisi di alcuni momenti chiave, riconosce alla Norvegia un ruolo fondamentale in Europa per l’emancipazione del jazz dalle radici afroamericane.Un percorso, quello iniziato negli anni ’60 con l’arrivo a Oslo di George Russell, che arriva dritto ai giorni nostri e ci regala una delle scene più innovative e originali al mondo. E che l’autore trasforma nel racconto appassionato di concerti, musicisti, club ed etichette, festival e incontri… come quello avvenuto a Bologna fra il (futuro) patron di Ecm Manfred Eicher e un giovanissimo Jan Garbarek, preludio di un sodalizio che avrebbe aperto al jazz norvegese le porte del mondo, portando al successo internazionale non solo Garbarek ma tutta la “generazione Ecm”. Il libro si sforza di chiarire il ruolo delle numerose registrazioni Ecm a Oslo e degli storici Club7 e Blå e analizza le fasi più significative di una scena che in questi ultimi quarant’anni è stata in costante evoluzione attraverso i racconti, i ricordi e le storie di alcuni dei suoi protagonisti, norvegesi e non. Esplora le connessioni del jazz con gli altri generi musicali, analizza l’influenza dei movimenti politici, tenta una ricostruzione degli ambienti – i club, le sale da ballo, i teatri - e delle condizioni professionali: ogni elemento utile viene processato all’interno di un’indagine globale e attenta al dettaglio che non diventa mai enciclopedica.Tanti i nomi che attraversano queste pagine, e tantissime le storie e le esperienze musicali, perché questa è la Norvegia: un paese giovane, con una tradizione assai poco ingombrante e un popolo orgoglioso, vissuto a lungo in una sorta di isolamento dal resto dell’Europa e dotato di uno spirito d’avventura che si rifà forse all’epoca vichinga.
Ebbene, tutto ciò fa sì che oggi questo paese ci regali una scena quanto mai effervescente, con una potente spinta interiore alla ricerca di una cifra stilistica personale che, mediata dalla vocazione per l’improvvisazione (reale essenza del jazz contemporaneo in Norvegia) si traduce in un universo musicale che fonde sonorità diversissime - da Ligeti a Björk passando per Coltrane, i King Crimson e Frank Zappa; senza i pudori, le preoccupazioni o le ansie definitorie tipiche del nostro tempo: “ma questo è jazz?”.
Editore: Auditorium Edizioni
Prefazione di Paolo Fresu, introduzione di Fiona Talkington (BBC Radio3) e Jan Granlie (Jazznytt)
Libro: 320 pagine.
Formato: 14x21cm - ISBN 9788886784979
“La Scandinavia tuttora rimane, assieme all'Italia, non solo il luogo dove si produce (e si consuma) più jazz, ma il luogo dove questo raccoglie il suo significato originale di musica dinamica che si sposta attraverso i crocevia del pianeta. Per questo il prezioso testo di Luca Vitali sul jazz norvegese è non solo importante ma diviene lente d'ingrandimento della nuova realtà jazzistica europea. Perché racconta quanto un relativamente piccolo mondo come la Norvegia possa nutrirsi con i nuovi linguaggi solo se è in grado di relazionarsi con il mondo più ampio.” dalla prefazione di Paolo Fresu
CD audio: 80 minuti di grande musica che spazia dal folk al jazz, ora più mainstream ora più radicale e libero, con incursioni di pop-rock, contemporanea e altri suoni… a rappresentare solo alcune delle possibili espressioni del jazz contemporaneo in Norvegia (Stian Westerhus, Arve Henriksen, 1982 Trio, Karl Seglem, Ola Kvernberg, Arild Andersen, Håkon Kornstad, In The Country, Susanna and Ensemble neoN, Humcrush, Sidsel Endresen, Bugge Wesseltoft, Nils Petter Molvær, Huntsville e The Thing).
Inserto fotografico storico di 32 pagine in collaborazione con il Norsk jazzarkiv
Inserto contemporaneo di 32 pagine a colori.
Disponibile sul sito di Auditorium (www.auditoriumedizioni.it) e in tutte le librerie da marzo 2014.